FALLIMENTO QUI GROUP, FIDA CONFCOMMERCIO LAZIO SUD A FIANCO DEGLI ESERCENTI

Fida Confcommercio Lazio Sud scende in campo per sostenere gli esercenti riguardo il fallimento della Qui! Ticket.

“A seguito delle numerose richieste di assistenza pervenute, – fa sapere il Presidente FIDA Confcommercio Lazio Sud Francesco Somma – la Federazione ha deciso di sottoscrivere una convenzione con l’ufficio legale dedicata all’assistenzanella procedura concorsuale”. 

Il servizio è offerto a costo convenzionato mentre la scadenza è fissata per il 12 dicembre 2018.

Si precisa che l’insinuazione al passivo dovrà essere elaborata e presentata agli organi della procedura entro metà gennaio e, pertanto, non potranno essere prese in carico le richieste che perverranno oltre il termine fissato.

Inoltre, come ogni procedura fallimentare, non è garantita la percentuale di recupero del credito, in quanto dipende dalla capienza del fallimento stesso. La partecipazione al tentativo di recupero del credito è necessaria per poter eventualmente imputare a costo le cifre non incassate.


“Il problema dei buoni pasto – spiega il Presidente FIDA, Donatella Prampolini –  va affrontato soprattutto dal punto di vista delle norme: quelle oggi in vigore creano mostri come QUI!Group il cui fallimento lascia in rosso gli esercenti per circa 200 milioni di euro di buoni pasto non pagati”. “Confcommercio – continua Prampolini – sta tentando di lavorare perché venga modificata la normativa evitando in futuro casi analoghi e sta cercando insieme alle altre parti coinvolte, di trovare con Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione, una soluzione per questo fallimento il cui danno è per la maggior parte in pancia agli esercenti”. “In questa fase però –sottolinea la Presidente- è urgente che i creditori si inseriscano nella procedura: come in ogni fallimento, non possiamo garantire la percentuale di recupero del credito, che dipende dalla capienza del fallimento stesso, ma siamo certi che i creditori troveranno utile la calmierazione dei costi legali che abbiamo concordato. Peraltro, la partecipazione al tentativo di recupero del credito è necessaria per poter eventualmente imputare a costo le cifre non incassate”.

“Ogni territorio deve fare la propria parte in questa battaglia, come FIDA Lazio Sud diamo il nostro sostegno agli esercenti. Più volte abbiamo ribadito, di concerto con le altre associazioni di categoria, che il sistema dei buoni pasto è un sistema fuori controllo e deve essere assolutamente rifondato. Abbiamo anche chiesto l’apertura di un tavolo con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio” aggiunge il Presidente Fida Lazio Sud Francesco Somma che invita i soci a rivolgersi agli uffici di Confcommercio Lazio Sud per eventuali richieste di chiarimento e/o informazioniinviando una mail all’indirizzo laziosud@confcommercio.it.

 

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